Qual è l’impatto ambientale di un edificio? Per scoprirlo sono stati progettati i protocolli di certificazione ambientale e i relativi standard. Tra gli standard più diffusi a livello internazionale c’è senz’altro il LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): un sistema normativo nato negli USA e attualmente diffuso in oltre 140 Paesi. La certificazione basata sul LEED avviene volontariamente e mira a valutare le prestazioni relative alla progettazione, costruzione e gestione degli edifici nuovi, esistenti, per le piccole abitazioni, ma anche per intere aree urbane.
Il sistema di certificazione, infatti, ha il pregio di essere estremamente flessibile, garantendo una ferrea coerenza a più livelli d’applicazione.
Quali sono i vantaggi per progettisti, architetti, imprese edilizie e consumatori finali legati al poter contare su un edificio (o un progetto) che ha superato eccellentemente la certificazione ambientale LEED? La risposta è semplice e valida per tutte le certificazioni ambientali: un edificio LEED è una struttura di alta qualità e valore, di basso impatto ecologico ed economico nella sua gestione, ma è anche (e principalmente) un ambiente salubre nel quale abitare.
Un edificio certificato LEED può contare su un marchio di valore internazionale che mette in evidenza un’eccellenza progettuale e costruttiva che mira a:
– Tutelare e risparmiare le risorse naturali (energetiche e idriche);
– Ridurre le emissioni di gas serra;
– Ridurre la produzione di rifiuti;
– Ridurre i costi di gestione dell’immobile;
– Incentivare la creazione di realtà urbane con facile accesso ai servizi di vicinato e transito.
Per scoprire di più sul LEED, visitate la pagina dedicata del Green Building Council Italia, l’associazione no profit che ha progettato la versione localizzata della norma e della relativa certificazione ambientale edilizia.
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