Negli ultimi decenni sono stati diversi i protocolli di certificazione ambientale progettati per offrire un esatto indice dell’impatto ambientale di una costruzione. Dei sistemi di rating volti al giudicare la sostenibilità di un edificio, al quale viene concessa la certificazione qualora soddisfasse tutti i requisiti e standard richiesti.
Tra queste certificazioni, una delle più diffuse è la tedesca DGNB® (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen): creata nel 2007, conta oggi oltre 1200 membri in tutto il mondo ed è un sistema di certificazione volontario originariamente sviluppato per gli Uffici ed Edifici Amministrativi di Nuova Costruzione dal Consiglio per l’Edilizia Sostenibile Tedesco (il DGNB) insieme al Ministero Federale dei Trasporti, dell’Edilizia e dell’Urbanistica (BMVBS).
Si differenzia dai più noti LEED e BREEAM per via del fatto che impiega normative europee e si focalizza non solo sull’analisi del ciclo di vita dei materiali, ma anche sui temi economici e socio-culturali, per rivolgersi in toto a tutte e tre le fondamenta della sostenibilità.
Il DGNB assegna agli edifici una classificazione, oro, argento o bronzo, basandosi sui punteggi ottenuti in sei aree specifiche, ovverosia:
- Qualità ecologica
- Qualità economica
- Qualità socio-culturale e funzionale
- Qualità tecniche
- Qualità di processo
- Location (non utile ai fini della classificazione complessiva dell’edificio)
In totale, sono 51 i crediti (o criteri) ai quali viene attribuito un grado di conformità, da uno a dieci, il quale viene poi moltiplicato per un coefficiente, da uno a tre, stabilito in base alla sua importanza in termini di sostenibilità.
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