A inizio ottobre, la normativa sulla certificazione energetica degli edifici ha vissuto una rivoluzione con la pubblicazione delle nuove UNI TS 11300:2014 parte 1 e parte 2. Rispetto alla versione precedente (2008) le due nuove norme apportano una serie di modifiche sostanziali che mirano a migliorare la precisione dei calcoli e delle valutazioni legate alla determinazione del fabbisogno di energia termica di un edificio per la climatizzazione invernale ed estiva.
Qualche esempio della portata innovativa delle UNI TS 11300-1:2014 e UNI TS 11300-2:2014 rispetto alla versione precedente? Eccoli di seguito:
Durata delle stagioni di raffrescamento e di riscaldamento – È il periodo nel quale un edificio ha bisogno di climatizzazione. Le nuove norme introducono un calcolo per ogni zona termica dell’edificio dei periodi di raffrescamento e di riscaldamento che potranno variare dalle stagioni standard per zona climatica.
Fabbisogni di energia termica latente – Introdotti i parametri per il calcolo dell’energia necessaria all’umidificazione e alla deumidificazione.
Ventilazione – Introdotti più parametri per calcolare l’influenza degli scambi termici per ventilazione.
Ponti termici – Per il calcolo dei ponti termici non vengono più accettati i modelli di calcolo della dispersione con metodo forfettario, i modelli di calcolo analitico attingendo all’abaco dell’appendice A della UNI 14683. È poi previsto un Modulo ponti termici con il quale s’integrano molte calsistiche.
Apporti solari su componenti trasparenti – L’angolo d’incidenza della radiazione su un componente trasparente varia durante l’anno. Ecco, allora, che la UNI TS 11300 introduce una tabella di coefficienti da sostituire al vecchio e unico valore Fw=0,9.
Ma queste non sono che alcune delle modifiche più importanti alla normativa previgente. Un’analisi dettagliata delle novità introdotte è stata pubblicata sul numero di maggio del magazine dell’UNI U&C Unificazione & Certificazione
Come viene specificato in questa news pubblicata dalla Regione Lazio, tutti coloro che utilizzavano il calcolo DOCET per la determinazione del fabbisogno energetico dovranno attendere che esso venga adeguato alle nuove norme UNI TS 11300:2014 parte 1 e 2.
Fonte immagine: wikimedia.org
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