Sì, diciamo proprio sul serio! Stiamo parlando esattamente di “quella” canapa, che oltre a poter essere usata per ottenere benefici psico-fisici in ambito medico e per creare stoffe in ambito tessile, può essere usata anche in edilizia: gli infissi in canapa, infatti, sono una novità di bioedilizia, vale a dire quel particolare settore dell’edilizia che prevede l’utilizzo di materiali naturali ed ecosostenibili nelle costruzioni.
Ma… è solo una moda più o meno passeggera, oppure questi nuovi infissi in canapa hanno dei concreti vantaggi? Sono davvero una buona scelta? Scopriamolo insieme!
La prima cosa da dire è che la canapa per infissi è sì un materiale “nuovo”, ma con alle spalle già 30 anni di ricerche e sperimentazioni, grazie alle quali sono emersi due fattori molto interessanti: il primo, è che si tratta di un materiale molto duttile e facilmente lavorabile; il secondo, molto importante, è che ha un alto potere isolante, sia dal punto di vista termico che acustico.
Un’altra proprietà di questo materiale riguarda la capacità isolante igrometrica, vale a dire essere in grado di “assorbire” l’umidità in eccesso e di rilasciarla in maniera graduale con il tempo, prevenendo quindi anche la formazione di muffe.
Grazie a queste sue capacità, si stima che l’installazione di infissi in canapa permetta di arrivare a un risparmio sui costi di riscaldamento anche del 40%.
Per ultimo, ma non ultimo, vale anche la pena sottolineare che la canapa è un materiale perfettamente riciclabile e naturale, ideale quindi per chi desidera un’abitazione che sia anche ecosostenibile.
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