Con la legge n° 124/2015 si è introdotta la Riforma della Pubblica Amministrazione (o Legge Madia). Tra le novità previste per l’edilizia, c’è da menzionare la semplificazione della Scia: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Da poco è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la bozza di decreto che dà il via al nuovo modulo unico Scia e Pdc: un documento edilizio che va a sostituirsi ai circa 8.000 moduli che attualmente vengono utilizzati in tutta Italia per rispondere alle diverse normative edilizie regionali.
Le principali novità della Scia unificata:
Adempimenti per autocertificazione e online – Per assolvere agli adempimenti richiesti dalla Scia basterà un’autocertificazione online (allo Sportello unico per l’edilizia). Solo nei casi in cui richiesto dalla legge, la domanda dovrà essere accompagnata da asseverazioni di tecnici abilitati.
Quando andrà presentata la Scia – La Segnalazione Certificata di Inizio Attività potrà essere presentata nei casi d’interventi la cui verifica di regolarità non richieda valutazioni discrezionali da parte della PA. Un decreto successivo si occuperà di disciplinare le casistiche in cui può essere impiegata la Scia.
Stop ai lavori entro 60 giorni – L’attività legata alla Scia potrà iniziare fin da subito e l’Amministrazione avrà 60 giorni a disposizione per interrompere i lavori. Nel momento della presentazione della domanda online, il richiedente otterrà una ricevuta nella quale si indicano i termini entro i quali la PA può pronunciare il diniego. Trascorso tale periodo la Scia è accettata per silenzio-assenso.
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