Ci sono alcune semplice regole che spiegano come bisogna pulire il parquet e che servono per conservarlo il più possibile a lungo nel tempo.
I parquet, di qualsiasi legno siano, teak, wengè, noce, rovere, faggio, ecc, sono solitamente trattati con rifinitura a cera o con vernice trasparente e in entrambi i casi sono tipologie di pavimento pressoché indistruttibili.
Solitamente nel parquet trattato con vernice trasparente, quando il prodotto è di qualità, i segni dell’usura si manifestano all’incirca dopo 6-8 anni. Il lavoro del parchettista consisterà in questo caso nell’esportare lo strato di vernice rovinata e nello stenderne uno o due nuovi a protezione. Anche per il parquet trattato a cera è bene stendere una mano di cera quando se ne avverte la necessità, ma senza esagerare altrimenti si crea una patina che viene facilmente rigata.
In commercio ci sono molti prodotti specifici per la pulizia del parquet, ma la regola generale vuole che si passi con frequenza uno straccio antistatico per eliminare la polvere e uno straccio inumidito in acqua fredda, ben strizzato, per rifinire la pulitura e per evitare che sostanze depositate sulla superficie lo rovinino calpestandolo.
Come pulire il parquet è facile e, se fatto bene, permette di avere un pavimento impeccabile ed elegante per lungo tempo.
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